Progetto educativo Gianluca Fernandez

Corso avanzato di utilizzo della pompa insulinica: ridurre la variabilita’ glicemica con microinfusore

Gressoney – Saint Jean, 22-23-24 Gennaio 2010

È stata una bella esperienza: trenta ragazzi insieme sono una risorsa di per sé inesauribile di gioco, divertimento, allegria, voglia di vivere,… se poi questo capita in montagna, incontrando tre bellissime giornate soleggiate d’inverno, in un paesaggio perfettamente innevato, in una villa immersa nel silenzio del bosco, al lato di un castello da re (ex re, per fortuna!), …. fuori dalle resse con cui siamo abituati purtroppo in tante altre stazioni invernali invase dagli sciatori del sabato e domenica, …. allora tutto vale il doppio.

gruppo villa_belvedere

Non si sa solo cosa far scegliere ai ragazzi: passeggiate nel bosco per scendere fino al paese, o il transfer in pulmino? La pista di pattinaggio o la discesa con slittino? Sci di fondo in mezzo al bosco o di discesa, sulla pista del Weismatten, spettacolare per la vista che offre sulla valle del Lys e famosa perché utilizzata nelle gare di sci, dove ancora qualche capriolo può attraversarti la pista?

Nel dubbio, si è deciso di non decidere…. facciano i ragazzi quello che preferiscono, …. E noi gli siamo andati dietro. Con ciò, tutti hanno fatto (quasi) tutto …. L’unica cosa proibita: improvvisarsi su sci o tavole in discesa!
weismatten

tre-grazie weismatten

Anche l’ospitalità è stata generosa, in particolare – premesse alcune regole essenziali da rispettare per il vivere insieme – sono stati ben tollerati le imprese notturne: incursioni improvvise di ragazzi nelle stanze delle ragazze, per nulla addormentate ne sonnolente, o le sommesse risate in piena notte. A noi era stato riservato il 2° piano della villa Belvedere, e, quando si usciva di stanza per vedere che succedesse, figure sfuggenti sfrecciavano da una parte all’altro del corridoio. C’è stato anche il balletto improvvisato in calzamaglia di Alessandro alle 3! Poi passava la “ronda della notte”, due dottoresse, e due infermieri, ufficialmente solo per controllare le glicemia e che tutti stessero bene, ma in effetti per vivere anche ancora insieme qualche momento della notte, non da sprecare solo dormendo!

Anche la cucina è stata generosa; buona ed abbondante, perché, si sa che la montagne (e il movimento) mette appetito; e si può immaginar come qualche concessione in più con i dolcetti e cioccolate sia ben visto per chi abitualmente non ne deve fruire.

Tutto qui? No. C’è stata tutta la parte scientifica programmata. Ed i ragazzi ci hanno gratificato della loro costante attenzione alle tre lezioni programmate: l’impostazione del microinfusore per l’attività fisica (Dr. Andrea Rigamonti), le funzioni “avanzate” della pompa (Dott.sa Laura Boccaccini), l’alimentazione: oltre e non solo il calcolo dei carboidrati, complemento indispensabile alla cura del diabete (Dott.sa Ivana Rabbone). Il tutto prontamente verificato sul campo… anzi sui campi innevati di Gressoney.
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Qualche nota negativa? Non pare. Neppure il momento della partenza…. perché a Gressoney è iniziato qualche cosa, ed è solo un arrivederci.

1 febbraio: leggi il resoconto delle giornate a Gressoney