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Il diabete del bambino: le cose essenziali che devi sapere
Educazione alimentare

Importanza di una corretta alimentazione nel bambino con diabete

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I consigli di Deborah

Inizia bene la giornata facendo la prima colazione:

La colazione ti fornisce lo sprint iniziale per affrontare la giornata in modo energetico e per mantenere la concentrazione a scuola. Latte o yogurt con fette biscottate o cereali o biscotti secchi fanno parte di un pasto equilibrato che sazia fino all’ora dello spuntino. Chi consuma la colazione non mangia troppo a metà mattina e arriva all’ora di pranzo con una giusta sensazione di fame.
RICORDA: il latte e lo yogurt forniscono calcio proteine, carboidrati semplici e pochi grassi. Le fette biscottate o i biscotti o i cereali contengono carboidrati complessi che mantengono stabile la glicemia nel tempo.

L’importanza degli spuntini

A metà mattina e nel pomeriggio è possibile consumare piccoli snack per spezzare digiuni prolungati (intervalli che durano più di 4-5 ore tra un pasto principale e l’altro) e per prevenire le ipoglicemie. Alcuni alimenti che contengono circa 15-20gr di carboidrati in genere non richiedono un bolo aggiuntivo di insulina ad esempio: un vasetto di yogurt, un pacchettino di crackers o due di grissini, un frutto, o un paninetto da 30gr. Sono ammesse alcune merendine a patto che non superino i 4gr di grassi saturi per porzione.
RICORDA: fare lo spuntino non vuol dire mangiare in continuazione!

Cos’è il pasto completo?

Un pasto che al suo interno contiene tutti e tre i principi nutritivi energetici.
Proteine: sono contenute in carne, pesce, uova, formaggi, latte, legumi e costituiscono i mattoncini con cui vengono assemblate le strutture del nostro corpo.
Grassi: sono contenuti nel burro, nel lardo, nei formaggi, nei salumi, in porzione variabile nella carne, nella margarina, nella frutta secca, nelle olive, negli oli. Possono avere un’origine animale o vegetale come le proteine. Forniscono molta energia per costituire le riserve, per mantenere in sede gli organi o fanno parte di piccole strutture complesse, ma fondamentali come le cellule.
Carboidrati: sono la principale fonte di carburante per il nostro corpo (costituiscono il 60% dell’energia giornaliera che consumiamo). Sono presenti nei vegetali, (cereali, patate, frutta, legumi) e il loro contenuto può variare da quasi nullo (olio) alla totalità (zucchero).
Si dividono in due categorie:

  • Carboidrati semplici o a rapido assorbimento (cibi con gusto dolce) che alzano la glicemia in 15 minuti.
  • Carboidrati complessi o a lento assorbimento (cibi dal gusto neutro fatti con i cereali e le farine) che alzano la glicemia più lentamente ed entro un’ora.

RICORDA: Un pasto completo è costituito da un primo piatto, un secondo con contorno, pane e frutta. Solo mangiando in modo completo equilibrato a colazione pranzo e cena introduci i nutrienti necessari per coprire il fabbisogno energetico della giornata ed impari a non mangiare fuori pasto.

Ti sembra troppo? Altri esempi di pasto completo:

  • Un bel panino con pomodoro origano olio e mozzarella + un frutto
  • Pizza + insalata + macedonia
  • Pasta al ragù + contorno + yogurt
  • Risotto con gamberetti e zucchine + 1 bicchiere di succo di frutta senza zucchero aggiunto
  • Lasagne + contorno + pane + frutta
  • Pollo al forno con patate arrosto + verdure grigliate + budino
L’indice glicemico e il Carico Glicemico

L’indice glicemico indica l’impatto del carboidrato sulla glicemia. Alimenti con indice glicemico basso rilasciano energia in modo piuttosto costante per un periodo prolungato permettendo di evitare la sensazione di fame poche ore dopo il pasto. Gli alimenti con indice glicemico elevato rilasciano l’energia sotto forma di glucosio molto più velocemente. Il glucosio in eccesso nel sangue viene presto trasformato in grassi e, terminato il processo di “stoccaggio dei grassi”, la sensazione di fame non tarda a farsi sentire. L’indice glicemico è un valore molto variabile (dipende dal grado di maturazione, dal contenuto di fibra e di grassi e molti altri fattori). A questo punto è bene semplificarsi la vita scegliendo prodotti integrali da consumare all’interno di un pasto completo ed equilibrato. L’assorbimento dei nutrienti viene modulato e il carico glicemico totale (cioè l’effetto sul rialzo della glicemia postprandiale di tutto il pasto) risulta più basso.

Cosa usi per correggere l’ipoglicemia

Se la glicemia è tra i 70-100 mg/dl usa piccole quantità di carboidrati complessi: crackers, grissini, fette biscottate o biscotti secchi.
Se la glicemia è inferiore a 70 mg/dl scegli per prima cosa alimenti contenenti carboidrati a rapido assorbimento: zucchero, miele, succo di frutta, bevande gassate, caramelle fondenti e dopo un quarto d’ora introduci qualche carboidrato complesso.
COSA NON VA BENE: cibi che contengono grassi che rallentano la digestione e di conseguenza riducono molto l’effetto dei carboidrati; patatine, brioche cioccolata, crema di nocciole, pizzette.
RICORDA: l’ipoglicemia mette molta fame, ma bastano piccole quantità di carboidrati per correggerla. Sul foglio di risposta del Dr. Cadario o della Dott.ssa Savastio troverai tutte le indicazioni personalizzate!