CLAVIERE
Campus 9-12 settembre 2010

Un appuntamento da non perdere!

Saremo ospiti con 10 nostri ragazzi di A. Menarini Diagnostics, assieme ad altri 10 ragazzi di Torino, all’inizio di settembre (prima dell’inizio della Scuola), in questo stupendo scenario naturale, per parlare del diabete, tuo e degli altri: sono i ragazzi ad apportare i migliori consigli e soluzioni alle problematiche che il diabete pone, per voi stessi, ma anche per noi, i “curanti”.

L’idea che ci avvince soprattutto in questa iniziativa generosa di Menarini, è di considerare, prima dell’ideale “passaggio” alla diabetologia dell’adulto, un momento di riflessione sul percorso pediatrico del diabete. Non vorremmo “limitarci” come spesso si fa –anche per mancanza di tempo ed occasioni- alla terapia del diabete, od all’alimentazione del diabete, od allo sport nel diabete, ma guardare alla “persona” adolescente, che si affaccia all’età adulta, con diabete.

Vorremmo riuscire ad esprimere, almeno in questa occasione, quanto il vostro diabete sia anche nostro, cioè come lo vivono i “curanti”, e possiamo partendo da ciò pensare ad un percorso comune, per cercare soluzioni condivisibili. Per togliere –laddove possibile- limitazioni, obblighi e condizionamenti ai nostri ragazzi, e restituire quelli spazi di autonomia, autostima, e liberà che possono essere concessi, ma che -per vari motivi- probabilmente molti ragazzi con diabete non vivono.

NON verranno i genitori. NON sono solo ferie. NON sono giornate piene di obblighi o “lezioni”. Andiamo ad un “incontro”. Saranno presenti in questi tre giorni, due bravissimi psico-pedagogisti, Natalia e Gianermete, che vi propongo già da ora come simpatici amici: poi sarete Voi a definirli, ed a dare un giudizio del Campus a Claviere!

Si prevede l’arrivo il giovedì pomeriggio 9/settembre, e la partenza domenica dopo pranzo, 12/settembre. Sono invitati all’iniziativa del campus, che è dedicato ad adolescenti da 16 a 20 anni. Non è impedimento o presenza di celiachia, perché il Campus è attrezzato per l’alimentazione senza glutine.

La sede è Claviere, Val di Susa, Rifugio “LA CAPANNA”, Strada Valle Gimont 11, 10050 Claviere (TO). tel 0122 878139. Gestore: Roberto BEDA.

Il termine ultimo per iscriversi a questa iniziativa è il 15/08/2010, con il form a seguito inviato per fax (0321 3733598) o per e-mail francesco.cadario@maggioreosp.novara.it.

Potrebbe essere necessaria una selezione fra le richieste, che comunque pensiamo di ripetere nei prossimi anni. Chiediamo a tutti i ragazzi partecipanti da Novara di iscriversi alla nostra Associazione AGD-Novara, e di dare tempestiva notizia per eventuali impedimenti o disdetta, in modo da non precludere il posto ad altri.

Saranno presenti da Torino il Prof. Franco Cerutti, una dottoressa, una infermiera e una psicologa; per Novara la dott.sa Stefania Vajani, una nostra infermiera, una dietista ed io.

Un po’ di natura…

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Piccolo comune dell’alta Val di Susa, Claviere si adagia a 1760 metri d’altitudine in una valletta pianeggiante sul confine italo-francese: circondato da boschi di abeti e larici e sorvegliato dalla mole del monte Chaberton, il paese ha sviluppato sin dagli inizi del secolo scorso una solida vocazione turistica.

Durante l’estate, Claviere si trasforma in un piccolo paradiso dell’escursionismo a piedi o in mountain-bike, con percorsi di ogni livello che si snodano in uno scenario naturale grandioso, dominato dai contrafforti rocciosi dello Chaberton, della Rocca Clary, del monte La Plane e del monte Janus, ai cui piedi si apre il passaggio verso la francese Montgenèvre.

I più temerari possono affrontare una passeggiata sul ponte tibetano più lungo del mondo, che si slancia sulle spettacolari Gorge di San Gervasio, ma a chi preferisce il verde e il relax di una partita di golf, Claviere apre le porte del suo Golf Club: l’antica tradizione e il percorso ricco di passaggi sorprendenti ne fanno una tappa imperdibile per gli appassionati.

Un po’ di storia…

La storia di Claviere è legata alla storia del valico del Monginevro e della sua strada: una storia antichissima e avventurosa.
ìI primi abitanti delle nostre montagne, fin dalla preistoria, praticavano i colli alpini per i loro scambi e in seguito per i loro commerci. Il colle del Monginevro, che mette in comunicazione l’Alta Val di Susa con la valle della Durance, nell’antichità era fra tutti il più frequentato. Secondo alcune ipotesi, proprio di qui, nel 218 a.C., passò Annibale con i suoi elefanti. Giulio Cesare vi passò per la prima volta nel 58 a.C., quando fu nominato proconsole della Cisalpina e della Transalpina: compì il viaggio da Roma a Ginevra in 8 giorni, percorrendo in media 150 Km al giorno e vi ripassò più volte in occasione delle 8 campagne che seguirono fino al 51 a.C.. Dopo aver domato le diverse tribù montane, Cozio, alleato di Cesare decise di far costruire una strada più adatta al transito delle legioni. La “via Cottia per Alpem” partiva da Torino e passava per Susa (Segusium), Oulx (Villa Martis), Cesana (Gadaone o Gaesao) e superava le gorge spaventose di Claviere, più tardi messe sotto la protezione di San Gervaso. Qui la roccia a strapiombo era intagliata per una larghezza di oltre 2 metri e mezzo, permettendo di arrivare al colle dove sorse un tempietto in onore del Dio Giano (che ha dato il nome al monte Ianus). Di qui il tragitto per Brigantio, l’attuale Briançon, era più facile e agevole.
In questa conca sarebbe sorto il villaggio di Claviere (Las Clavieras nel medioevo) e possiamo immaginare il sollievo dei viandanti che vi giungevano anche in pieno inverno nonostante le forti nevicate e i pericoli di valanghe e slavine. I montanari erano soliti segnare il cammino con lunghe pertiche infisse nel terreno. Si dovevano smontare i veicoli, caricarli sulle slitte e trascinarli fino al colle a forza di braccia. In primavera, sol attaccati ad una grossa fune tenuta da uomini e buoi, le carrozze potevano scendere per il ripido pendio senza ribaltarsi.
Questa strada rimase una semplice mulattiera per tutto il medioevo e fino ai tempi di Napoleone. Superarla era una vera avventura! Nella cappella di San Gervaso un’iscrizione ricordava l’impresa di un cocchiere che era riuscito a raggiungere il valico con una carrozza a due cavalli, senza smontare da cassetta.

Come arrivare

Da Torino: percorrere l’autostrada A32 Torino – Bardonecchia – Frejus in direzione Frejus, prendere l’uscita Sestriere – Sauze d’Oulx – Monginevro e proseguire in direzione Claviere sulla SS 24 del Monginevro. In alternativa, è possibile imboccare la SS 24 direttamente da Torino.


scarica il form di partecipazione (.doc – 26 kB)

9-12 settembre: Campus a Claviere