È certo: passare di mano ad altra figura di curante per un adolescente, soprattutto se con diabete, può sembrare quasi un abbandono; ma è necessario: non si può restare sempre bambini/ragazzi!
Indubbiamente questo “passaggio” potrebbe rappresentare un evento dannoso, anche in termini di salute, se fosse accompagnato da “caduta di attenzione” alla malattia, o mancanza di riferimenti in campo sanitario.
La possibile soluzione che proponiamo, è di replicare in ambiente “adulti” lo stesso modello assistenziale (Team di cura), della Pediatria, ma anche (io suggerisco a ciascun mio assistito) di diventare adulto in tutti i termini: non solo grande, non solo responsabile, non solo indipendente.
Essere adulti nell’Associazione dei Giovani con Diabete (AGD), vuol dire essere aggregati, forti della forza del gruppo, propositivi e costruttivi, sempre in rapporto reciproco.
Questo Team di ragazzi e giovani adulti con diabete ha fatto della nostra Associazione non due locali in via Monteverdi 7 a Novara, ma un gruppo di persone che parla (senza alzare la voce), propone (senza prevaricare i ruoli), aggrega (anche a livello regionale), comunica (anche all’esordio in ospedale), con altri cittadini, medici, infermieri, animatori, psicologi, dietiste, volontari, sportivi, e persone per bene con varie esperienze alle spalle.
La ricchezza di questi Team di cura e Team di associati è soprattutto il fatto di saper pensare, aiutare ed agire in maniera “aggregata”, a favore di altri raccontando ciò che è stato essenziale per sè. È quindi una risorsa preziosa della Società.
Questo è quanto vuol rappresentare TEAM ROLE nell’evento del Novarello del 31 ottobre.
Sono invitate anche le famiglie, oltre che i ragazzi (adolescenti) e giovani adulti.
Team Role è un gioco che dura un giorno, in cui ognuno parla di un altro, dove questo altro è probabilmente quella figura che ha incontrato, “arricchito” delle proprie emozioni realmente vissute.
Occorre iscriversi per tempo perché possiamo essere solo in numero limitato: sia come ragazzi con diabete, sia come famigliari, sia come operatori del settore.
Buon divertimento,
Francesco Cadario
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